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Come registrare la chitarra elettrica 2

Aspetti tecnici

PREMESSA
Registrare il suono della chitarra elettrica significa riprendere il suono che viene fuori da un amplificatore.
Questa operazione è molto complessa.
L’amplificatore valvolare è molto potente, talvolta riuscire a ottenere un certo tipo di saturazione richiede il far suonare l’amplificatore stesso a grandi volumi.
Spesso il chitarrista, specie per i generi più aggressivi, deve suonare in una stanza diversa da quella in cui si trova l’amplificatore.
Ottenere il suono desiderato a volte può significa effettuare molti tentativi di posizionamento del microfono.
Queste difficoltà, l’alto costo degli amplificatori, nonché le difficoltà a suonare con l’amplificatore per motivi didattici, ha portato allo sviluppo di software che possono essere utilizzati direttamente nel sequencer o essere caricati su hardware che simulano i suoni più diffusi di chitarra elettrica.

SIMULATORI HARDWARE E SOFTWARE
Che si tratti di un dispositivo trasportabile o di un semplice software, i simulatori funzionano più o meno allo stesso modo.
Eliminando dalla catena l’amplificatore, inserendo il jack nella scheda audio o nell’interfaccia esterna, il software agisce allo stesso modo.
Questi programmi simulano gli amplificatori e gli effetti.
Un software di simulazione dà la possibilità di scegliere fra una vasta gamma di amplificatori, fra i quali i più famosi della storia della chitarra elettrica.
Una volta scelta la simulazione giusta, si ha possibilità di modificare il suono attraverso delle manopole virtuali di gain, volume ecc.
Agli amplificatore si possono aggiungere catene di effetti, di tutti i tipi, a loro volta settabili.
Insomma si tratta di una vera e propria macchina virtuale, di piccole dimensioni, che mette a disposizione del chitarrista un gran numero di amplificatori ed effetti.
Ecco i vantaggi: non bisogna trasportare un pesante amplificatore e la pedaliera con gli effetti, non è necessario microfonare l’amplificatore stesso, si eliminano tutti i processi che portano a un deterioramento della qualità del suono.
Dalla fine degli anni ‘90, quando furono presentate al mercato le prime pedaliere di simulazione, ad oggi molti brand presentano i loro prodotti, di grande qualità.
I pareri dei chitarristi sulle prestazioni delle macchine virtuali sono discordanti.
Alcuni chitarristi preferiscono questa soluzione, altri la criticano duramente.
Tuttavia questo sistema, per la sua praticità, oggi è largamente diffuso.

Fonte: Web

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